Palermo, 31 Ottobre, l’Assemblea della Regione Sicilia conferma la fiducia a Rosario Crocetta.
Il braccio di ferro tra il Movimento Cinque Stelle ed il Governatore della Sicilia si conclude con la vittoria, per nulla preventivata, di Crocetta.
Nulla da fare dunque per i grillini siciliani che escono ridimensionati da questo voto. Nonostante la vasta operazione mediatica, culminata con lo #sfiduciaday di Domenica 26 Ottobre in Piazza Parlamento a Palermo, al movimento resta poco più di un pugno di mosche.
A nulla è servita la discesa in massa nella terra dei Vespri di tutto il Gotha dei Cinque Stelle, alla fine il partito di Grillo paga proprio la fame di riflettori del suo stesso leader che, pur di presenziare nelle prime pagine di tutti i quotidiani, si lancia nella ormai famosa, quanto inutile ed insensata, apologia della “morale originaria della mafia”.
In una regione dove l’aria puzza ancora di acidi e tritolo e dove le strade sono ancora macchiate di rosso, il profilo basso tenuto dal governatore Crocetta tiene banco anche dentro l’Assemblea Regionale dove la nuova maggioranza registra la bocciatura della mozione di sfiducia con 44 voti contrari e 37 voti favorevoli.
Continua dunque l’era di Rosario Crocetta alla guida della Regione Sicilia e continuano anche i danni di immagine e di credibilità che i voli pindarici di Grillo infliggono ad una “cosa” nata come movimento e destinata a fossilizzarsi come partito-azienda a gestione personale.