Asilo Republic

Asilo Republic
Non stiamo parlando dell’asilo di Vasco Rossi ma dell’aula d’asilo che sembra essere diventata la città di San Salvo.
Procediamo con ordine.

Alcuni mesi fa, dicono circa tre, veniva comunicato al capoclasse che sarebbero arrivati nel nostro asilo circa settanta nuove persone. Il capoclasse decide di non divulgare la notizia per non essere costretto ad assumere una posizione di chiusura verso i nuovi arrivati. Sia ben chiaro che il capoclasse non è avulso da posizioni di chiusura, anzi. In passato è anche arrivato alle cronache nazionali per aver chiaramente detto che l’asilo restava chiuso a nuovi arrivi poiché il suo compito era quello di far star comodi quelli che già vi alloggiavano. Per la cronaca i nuovi arrivi entrarono nell’asilo, nessuno notò nulla di catastrofico e tutti vissero felici e contenti. Tre mesi fa c’era la necessità di apparire “buoni, accoglienti, comprensivi e con uno smagliante sorriso a trentadue denti” poiché si era in pieno clima di rinnovo del consiglio di classe. Meglio spostare le eventuali polemiche sotto il tappeto e affrontare il problema solo quando i nuovi si presentano sulla porta dell’asilo, e sulla porta, adesso, ci sono arrivati.
Ecco allora scoppiare la baraonda, o meglio la sceneggiata: il capoclasse promette barricate, dice che nell’asilo non c’è più posto e che i nuovi possono andarsene pure al diavolo. Organizza i bracci operativi, sguinzaglia i riservisti e, grazie a loro, riempie le bacheche di classe con appelli volti a salvaguardare un asilo di meticci dall’arrivo di altre persone ree di destabilizzare l’ordine (?) esistente. Le bacheche non bastano e qualche bontempone, accentuando l’ordinario servilismo, decide di sporcare qualche muro con colla e stracci, il vandalismo elevato a comunicazione.
Quando però il trambusto diventa insostenibile ecco che arriva il Preside. Gli scolaretti indisciplinati hanno ora timore di una cocente bacchettata. Il Preside decide però di trattare quei bambini come persone adulte e fa loro una bella esposizione di logica hegeliana: Tesi, Antitesi e Sintesi. Spiega loro qual è lo stato dell’arte, cosa possono e cosa non possono fare e cosa succede se decidono, in terza istanza, di non fare nulla. Spiega loro che non esistono nuovi o vecchi alunni ma che tutti gli alunni sono persone e che le persone non si lasciano fuori all’agghiaccio.

Gli scolaretti hanno il capo chino, nessuna baraonda, nessun chiacchiericcio. Una brutta giornata per il capoclasse che, passata la nottata, resterà sempre e comunque il capoclasse anche se nell’asilo circola già la voce che in fondo, al capoclasse, piace fare la guerra con i fucili degli altri.
“I bambini dell’asilo stanno facendo casino, ci vuole qualcosa per tenerli buoni…”

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