Il Super-Ministro è stanco

Il Super-Ministro Salvini

Il Super-Ministro Salvini è stanco. Non solo indiscrezioni di palazzo, le prime timide voci hanno avuto conferma dai suoi più stretti collaboratori. Escluso, per ora, un attentato a base di kryptonite da parte dei soliti avversari violenti e disfattisti.

La ristretta cerchia di élite di “Medici con le frontiere” che lo segue e lo assiste su tutto il territorio nazionale, afferma che il Super-Ministro ha solo bisogno di un meritato riposo. D’altronde come dargli torto, dalla proverbiale inattività del Parlamento Europeo il Super-Ministro è passato ad una frenetica iperattività che lo ha portato ad esaurire la sua erculea tempra.

Dalla formazione del governo gialloverde ha ricoperto ad interim il ruolo di Presidente del Consiglio, di ministro degli esteri, di ministro delle infrastrutture (alcuni sottosegretari non sanno chi sia Toninelli), ministro dell’economia, ministro dei rapporti con il Parlamento, ministro delle riforme, ministro della salute, ministro della comunicazione e della propaganda. Se è vero come è vero che tutto questo ha trasformato il governo da gialloverde a nerogiallino, è anche vero che ha spossato il Super-Ministro d’acciaio.

Pur non lesinando le sue attività social su Twitter e su Facebook, l’eroe italico è stato costretto a togliere dalla sua fitta agenda alcune priorità del suo dicastero primario, gli Interni. Quindi nessuna scelta politica, come invece denunciano i soliti detrattori, ma solo una comprensibile stanchezza ed una conseguente revisione delle priorità. Ecco finalmente spiegata la rinuncia alla lotta contro la mafia, la camorra e la ‘ndrangheta anche se, conoscendo le potenzialità di Salvini, non è da escludere che qualche sabotatore abbia cosparso il suo telefonino di polvere di kryptonite… un Super-Ministro non può conoscere la parola stanchezza!!

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