San Salvo, tanto rumore per un film già visto. San Salvo, dopo alcuni mesi si ripete la “scriteriata” campagna anti-esseri umani. Esatto, esseri umani. Sarebbe opportuno iniziare dalle fondamenta, sarebbe opportuno chiamarli per quello che sono: persone, esseri umani. Sarebbe necessario estraniarsi dalla baraonda circense che etichetta gli esseri umani in base alla loro etnia, religione, nazionalità o area di provenienza.
Siamo tutti consapevoli di essere, nello specifico, una esigua e ristretta minoranza (anche se qualcosa di nuovo e positivo si muove) ma è doveroso ricominciare ad essere partigiani, “scegliersi la parte” come direbbe un noto cantautore. La maggioranza guida le scelte ma non è garanzia della giustezza delle stesse. Una larga maggioranza non qualificata ritiene doveroso preservare i nostri confini dall’imminente invasione, al costo di disattendere il dovere costituzionale alla solidarietà (Art. 2 Costituzione: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”).
La maggioranza è brava, è maestra, a fare rumore, questo rumore crea confusione e nel guado della confusione resta più semplice tralasciare che stiamo parlando di persone, sempre parafrasando un noto cantautore, “carne della nostra carne, sangue del nostro sangue e nervi dei nostri nervi”. In tutto questo rumore si sente il silenzio dei “partiti” (tradizionali e non), di quelli che ufficialmente hanno già scelto da che parte stare ma che ogni tanto, soprattutto a San Salvo, se ne dimenticano. Cosa hanno detto i Socialisti, il Movimento Cinque Stelle, Sinistra Italiana, il Partito Democratico, i Centristi per L’Abruzzo riguardo alla campagna anti-esseri umani lanciata dall’attuale Sindaco di San Salvo? La loro voce non si è sentita, forse a causa del rumore, consigliamo sinceramente di gridare più forte.