Il sorpasso

Il sorpasso

L’allievo supera il maestro. L’allievo è Salvini, il maestro è il Movimento Cinque Stelle e la materia è l’utilizzo dei social per affermarsi in politica.

Salvini in politica non è un verginello di primo pelo, anzi. La sua storia politica nasce e si sviluppa nella Lega Nord di Bossi, Borghezio e Belsito. Una Lega Nord spesso di governo e spesso promotrice o firmataria di leggi oggi criticate e demonizzate. La vita politica di Matteo Salvini è simile a quella di parecchi esponenti di quella “casta” tanto odiata (o semplicemente invidiata?) da parte del popolo italiano.

Nel panorama politico nostrano c’è però un evento che risulterà fondamentale per la “svolta” di Salvini: la nascita del Movimento Cinque Stelle e la nuova narrativa ed il nuovo modus operandi che il movimento, nato da un “Vaffa Day”, si porta dietro. I seguaci di Grillo e Casaleggio, i veri ed unici “cervelli” del M5S, rivoluzionano la comunicazione politica spiazzando gli avversari ed evangelizzando fette sempre più ampie di elettori. Tra tutti i partiti politici, vecchi e nuovi, il M5S è sicuramente il più vivace ed attivo e la loro comunicazione fa risultare obsoleto e superato anche un esperto comunicatore come Berlusconi.

Se per il leader di Forza Italia la testa d’ariete era stata la televisione, Grillo e Casaleggio sfruttano la neonata risorsa dei social network. Il politico si trasforma in “influencer”, le piattaforme social in megafoni ed i like in voti. Salvini capisce subito che i social sono il presente ed il futuro della politica ed inizia a studiare da “influencer”.

Ripercorre la strada dei Grillo, dei Di Maio e dei Di Battista, crea profili social e li alimenta aggiornandoli con una maniacalità ossessiva. Le naturali dinamiche dei social network fanno il resto facendo rimbalzare il Salvini – pensiero su milioni di pagine e profili. La caparbietà, la costanza ed il suo continuo “battere il ferro quando è caldo”, creano le condizioni del “sorpasso” sull’ormai vecchio maestro dei social, il M5S. Salvini infatti intuisce che il megafono social è in fin dei conti di modeste pretese e, se si ha la fortuna di individuare o inventare un topic o un hashtag che “tira”, conviene insistere ad oltranza su quello piuttosto che spremersi le meningi per esplorare nuovi orizzonti o narrazioni. Salvini intuisce anche che un messaggio viaggia meglio se “leggero”, quindi ecco una buona cura dimagrante per analisi e proposte politiche che, spolpate di tutto, si riducono all’osso di un semplice ed elementare slogan.

L’allievo ha superato il maestro e continua a distanziarlo, in fondo Salvini ha capito, ed applica, la cosa più importante: se funziona continua a farlo funzionare e non farti troppe domande.

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