Analisi delle aspettative

Dopo il voto arriva il bello!

Come pesare le varie analisi del voto che ci saranno lunedì 5 marzo.

Come consuetudine vuole, lunedì 5 marzo sarà il giorno più importante di questa tornata elettorale. Dalle analisi del voto (e non dalle urne) usciranno fuori i vincitori (tanti) e gli sconfitti (pochi o nessuno).

Le analisi post voto hanno tutte una loro granitica ortodossia che, attraverso percorsi arzigogolati, mirano a mettere in secondo piano il risultato empirico delle schede a vantaggio di una più malleabile relatività dei punti di osservazione. Una maccheronica teoria della relatività applicata alla politica da diporto.

Volendo salvare le “relative” ambizioni dei vari partiti e movimenti e non volendo ridurre la stessa analisi ad un banale “chi ha vinto e chi ha perso”, nasce spontaneo il suggerimento di appuntare già da oggi quelle che sono le aspettative dichiarate dagli stessi competitori. Abbiamo preso le dichiarazioni dei leader dei vari schieramenti ed è venuta fuori questa proiezione:

Movimento Cinque Stelle: Di Maio dice che sono ad un passo dal 40%. Se le parole significano qualcosa, possiamo attribuire al M5S un 38%
Forza Italia: Berlusconi afferma che sono abbondantemente sopra il 20%. Siccome conosciamo l’ottimismo del leader azzurro, possiamo attribuire un risicato 21%
Lega: Salvini dice che supererà Forza Italia. Siccome annuncia il sorpasso da quasi vent’anni, possiamo attribuire un generoso 21,1%
Fratelli d’Italia: la Meloni dice che si avvicinerà alla doppia cifra. Lode per l’audacia e fermiamoci ad un 8,5%
Partito Democratico: Renzi punta al botto e non nasconde di volersi trovare tra un 25% ed un 32%. Ci affidiamo ad un ministro a lui vicino e fissiamo l’obiettivo del 28%
Alleati del PD: poca roba, un 3,5% per non cadere in depressione.
Liberi e Uguali: nati per essere una forza di governo, Grasso ha ammesso di ambire alla doppia cifra. Premiamo l’ottimismo con un 8,5%
Potere al Popolo: per settimane lamentavano un filo di lana per superare lo sbarramento. Li prendiamo in parola, 3,9%

Ora, come potete facilmente constatare, la somma delle singole aspettative supera i limiti consentiti. Non ci resta che aspettare le prime ore di lunedì per mettere in relazione le aspettative ed i risultati reali e vedere le differenze. Probabilmente questo esercizio non aiuterà a capire chi ha realmente vinto o perso ma potrebbe darci una mano a “pesare” le dotte analisi post voto e le loro indiscutibili “relatività”. Buon voto e felice analisi a tutti.

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