Roma 2016, la campagna elettorale dei nuovi barbari
Sembra il prologo di un nuovo sacco di Roma ma questa volta Alarico non c’entra nulla. Sono solo i candidati sindaci che hanno deciso di iniziare la loro personalissima campagna elettorale. Dopo le prime uscite pubbliche, l’idea generale è che, nonostante la quantità dei candidati, la qualità lasci molto a desiderare. Dopo aver assistito ad un barnum di battute prive di spirito e slogan ricolmi di vuoto, in molti romani serpeggia il dubbio che, a confronto, le orde dei Visigoti fossero solo dei boy scout lanciati allo sbaraglio.
Ma chi sono, con buona pace di Marchini, Storace, Fassina e Razzi, i candidati che presumibilmente si contenderanno il Campidoglio?
Stando ai più informati, la destra romana si divide tra Bertolaso e la Meloni.
Bertolaso è sponsorizzato da un milanese, Berlusconi, è di destra ma la destra romana non stravede per lui.
La Meloni è sponsorizzata da un milanese, Salvini, è di destra ma la destra romana, al pari del primo, non stravede per lei.
Nessuno ne parla ma in quelle latitudini gravita anche la Raggi che è sponsorizzata da un genovese, Grillo, ed è una ex militante di Forza Italia al pari di Casaleggio, ma la destra romana la conosce solo come collaboratrice dello studio legale di Previti.
Insomma, una volta a Roma si decideva tutto, ora tutti vogliono decidere su Roma.
E nell’altra metà del cielo cosa succede? Dal momento che il Partito Democratico ha fatto fuori Marino perché poco “collegato” con la città, sicuramente i romani si aspettano che il successore prescelto, Giachetti, ex anti-renziano a digiuno ora renziano sazio, abbia almeno un fans club in ogni quartiere e che la sua foto accompagni tutte le foto di Totti e Signori presenti in ogni Bar Sport della capitale.
Siamo solo agli inizi, non vorrei causarvi una indigestione di cattivi pensieri quindi sedetevi un momento in poltrona, sorseggiate un forte digestivo, una grappa o una genziana e provate a pensare alle menti geniali che hanno partorito queste brillanti candidature.
Avete pensato?
Bene, ora potete finire di bere l’intera bottiglia.