La trinità che non ti aspetti

L’asse Renzi – Berlusconi vacilla sulla legge elettorale e Grillo corre subito in soccorso. Le perplessità dei partiti di sinistra e dei centristi di Alfano sulla nuova legge elettorale, soprattutto riguardo la soglia di sbarramento posta al 5%, stavano seriamente minando la riuscita del patto bis del Nazareno. Quando oramai tutto lasciava presagire ad una ritirata stile Caporetto da parte dei leader del PD e di Forza Italia, ecco che arriva il più inaspettato e provvidenziale degli aiuti.

È infatti nientemeno che Beppe Grillo a garantire i numeri parlamentari per la nuova legge elettorale. Il partito di Grillo, il Movimento Cinque Stelle, espletate le formalità legate alla consultazione online dei propri iscritti, si è subito dichiarato disponibile a soccorrere i due leader sulla nuova legge elettorale. A dire il vero lo zoccolo duro del Movimento non ha ben digerito la trasmutazione del loro verbo: da “uno vale uno” a “se vali il 4,9% non vali un cazzo”.

Qualche timida protesta, poi, come è consuetudine tra i pentastellati, tutti ad accettare incondizionatamente il volere del loro capo politico. Tutti smaniosi di brindare, insieme ai renziani ed ai berlusconiani, alla nascita di questo nuovo triumvirato o, come ai più ascetici ed incalliti sostenitori piace, questa nuova e bizzarra Trinità.

Insomma, volenti o nolenti, i grillini si dovranno astenere per un po’ di tempo dal criticare ed osteggiare i “nuovi” alleati di Grillo. Pena non solo la scomunica politica da parte dei loro vertici (puntuale ad ogni alzata di testa) ma anche e soprattutto l’onta sociale di essere additati come quelli che “predicano bene e razzolano male” e che ipocritamente “sputano sul piatto dove mangiano”. Un piatto per tre, il ricco piatto della Trinità dove, per volere di Beppe, è severamente vietato sputare e del quale è meglio non parlare (o parlarne solo bene).