Black Friday

Non-umani al Black Friday
Non-umani al Black Friday

Roy Batty non aveva visto un Black Friday.

Si susseguono le scene di un normale Black Friday di pura follia. Prezzi super scontati per oggetti non indispensabili in cambio di quel briciolo di umanità che ci è rimasta ancora attaccata.

Adulti, solo anagraficamente, che strappano dalle mani di poveri bambini oggetti inanimati che probabilmente hanno più “anima” di quei surrogati umani che cercano di accaparrarselo.

Poveri bambini, portati (da altri anagraficamente adulti) solo in veste di carrelli umani della spesa e costretti a vedere e subire il massimo degrado che un genitore possa raggiungere. Costretti ad imparare quanto il valore di un oggetto superi quello della decenza.

Non oso immaginare cosa potrebbe succedere se, al posto di oggetti inutili, ci fossero beni di prima necessità.

Ho sempre pensato che l’uomo, per istinto di sopravvivenza, potesse trasformarsi nel suo essere animalesco primordiale. Ho sottovalutato il potere della stupidità umana, il Black Friday è servito a farmi rendere conto che più dell’istinto bisogna temere la follia di cui siamo capaci noi esseri (dis)umani.

« Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi:

navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire. »

– Io, umano, ho visto un Black Friday che tu, Roy, non hai mai visto! E’ tempo di cambiare.-

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