Il virus corre in chat

Il virus corre in chat.
Rassicuratevi, non si tratta di un virus informatico che carpirà i dati sensibili per poterli poi rivendere al migliore offerente.

Non si tratta neanche di un virus che attaccherà il vostro fragile corpo trasportato dalle onde del 5G dei nuovi smartphone.

Si tratta invece di un virus subdolo che lentamente ma inesorabilmente inibirà le sinapsi dei vostri neuroni.
La “messaggite lobotomizzante acuta”, questa la patologia del virus subdolo, non colpisce indiscriminatamente, esso infatti infetta solo i partecipanti alle chat della scuola.

Recenti studi hanno dimostrato che al crescere dell’interazione con la chat della scuola diminuiscono le sinapsi neuronali.

Successive pubblicazioni, nel confermare il rapporto chat/neuroni, hanno addirittura evidenziato come lo spegnimento delle sinapsi sia esponenziale.

Cosa fare se noi o un nostro familiare è stato contagiato dal virus?

Semplice la fase di profilassi: basta non accettare l’invito a partecipare.

In caso di contagio lieve ci si può affidare all’aiuto di un familiare sano che, con impegno e non senza qualche difficoltà, cercherà di far rinsavire l’infetto convincendolo che il mondo reale è quello fuori dalla chat.


In caso di contagio avanzato è necessaria purtroppo una terapia d’urto: bisogna immettere un virus (informatico) nel telefono dell’infetto, il virus cancellerà l’applicazione della chat e ne impedirà l’eventuale reinstallazione.
In questo caso l’infetto potrebbe soffrire di forti crisi di astinenza per le quali potrebbe essere necessario il consulto di un medico.

Un mondo senza notifiche non solo è possibile ma è un mondo più sano ed è un mondo più bello, basta volerlo.

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