Grillo lancia #ioVotoOnesto, ma vediamo cosa succede nelle città a Cinque Stelle

Nelle città amministrate dai Cinque Stelle non si respira un'aria serena
Nelle città amministrate dai Cinque Stelle non si respira un’aria serena

Per le amministrative Grillo lancia la campagna #ioVotoOnesto ma sembra una battuta di un suo spettacolo

In occasione delle prossime amministrative è partita la campagna del Movimento Cinque Stelle #ioVotoOnesto

Correndo il rischio di essere additati come malevoli trolls sotto busta paga del Partito Democratico, proviamo ad analizzare quello che accade nelle città già amministrate dal Movimento Cinque Stelle.

Il partito di Beppe Grillo governa in sedici città ed in molte di queste la luna di miele con chi li ha eletti è oramai giunta al capolinea. Ma vediamo in dettaglio le realtà più controverse

Parma

La guerra tra Pizzarotti e lo staff di Grillo non è affatto conclusa. Il sindaco è stato sospeso dal Movimento Cinque Stelle mentre i vertici del movimento sono stati sbugiardati dallo stesso sindaco per mezzo della pubblicazione di uno scambio di messaggi che lascia poco spazio alla fantasia.

Quarto

Anche qui il sindaco Rosa Capuozzo viene invitata dai vertici del partito a dimettersi, lei si dimette ma poi cambia idea e denuncia un imbarazzante menefreghismo dei vertici nel risolvere alcune delicate questioni su presunti voti di scambio ed estorsioni

Gela

Il sindaco Messinese non risponde più alle direttive del partito, caccia assessori, stipula accordi non previsti nel programma elettorale e paga consulenze d’oro ad amici e amici di amici.

Bagheria

La giunta di Patrizio Cinque mette in scena una vera e propria parentopoli in pieno stile prima repubblica, incarichi ed appalti tutti a vantaggio di una ristrettissima cerchia di parenti e amici.

Ragusa

La giunta di Piccitto rivuole i soldi non percepiti dei gettoni di presenza. Peccato che nel programma e nella campagna elettorale i Cinque Stelle avevano premesso di rinunciarvi.

Livorno

Oramai il sindaco Nogarin è senza maggioranza e la città annaspa tra rifiuti e promesse elettorali mai mantenute, eppure Grillo in persona lo esorta ad andare avanti.

Comacchio

Anche qui il sindaco, Marco Fabbri, è stato espulso. Contrariamente ai principi del non statuto si è candidato alle provinciali.

Venaria

Abbandona la maggioranza la consigliera Viviana Andreotti ed il comune rischia di traballare ad ogni votazione.

Civitavecchia

Il sindaco Cozzolino, per far quadrare i conti che non quadrano, alza le tasse e provoca una vera e propria sommossa popolare.

Pomezia

Il sindaco Fabio Fucci sale alla ribalta delle prime pagine nazionali per la vicenda delle mense scolastiche dove avrebbe voluto servire il dolce solo ai bambini che avessero pagato di più.

Insomma con le amministrative alle porte e gli esempi delle città amministrate alle spalle, lo slogan scelto da Grillo #iovotoonesto appare come un lapsus o un refuso di qualche battuta di un suo spettacolo comico.

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