Sciacalli insaziabili

Sciacalli

Gli sciacalli non si saziano mai

Gli sciacalli sono soliti accanirsi ferocemente sulle carcasse. Non diversamente gli sciacalli del Movimento Cinque Stelle si accaniscono sulle tragedie. Indifferenti ai drammi personali e sociali, amano creare un clima di eterna diffidenza verso le istituzioni al fine di destabilizzare ulteriormente un rapporto, quello tra cittadino e Stato, ultimamente non proprio idilliaco.

Ieri l’ultimo esempio, è bastata una mezza frase di un rappresentante di un sindacato minoritario ed estremista dei Vigili del Fuoco per riaccendere la fame degli sciacalli pentastellati evidentemente a digiuno da troppe ore. Il sindacalista, in un lungo articolo, lamentava la condizione di disagio che 25 Vigili del Fuoco vivevano durante le operazioni di soccorso presso l’hotel di Rigopiano investito dalla slavina.

Galeotta è stata la lunghezza dell’articolo, l’utente grillino si è infatti limitato alla lettura dei neretti che sapientemente sono stati dispensati nell’articolo da parte di siti avvezzi alle bufale ad uso e consumo dei Cinque Stelle. Gli sciacalli repressi hanno tirato fuori tutta la loro ferocia ed hanno infestato i loro gruppi, non propriamente oxfordiani, con la notizia (enormemente distorta, quindi falsa) che lo Stato aveva lasciato solo 25 persone impegnate nelle operazioni di scavo (in realtà erano 25 Vigili del Fuoco più altre 200 persone formate ed addestrate alle operazioni di soccorso, per un totale di circa 250 persone).

Attivisti, arrivisti, senatori, deputati, tutti a condividere l’articolo ed a condirlo di epiteti irripetibili nei confronti delle istituzioni. A cadere nell’abitudinario vizio grillino di sufficienza anche personaggi che ambiscono a ruoli di elevata caratura istituzionale. Insomma, è bastata una mezza frase, mal interpretata, a far vedere di quanto siano capaci i ragazzi di Grillo. In realtà aspettavano un cenno per esasperare animi già provati.

Definirli sciacalli o criminali sarebbe riduttivo. Mai avevano raschiato così a fondo il limite della decenza. A nulla sono valse le smentite e le rettifiche di alcuni “big”, oramai gli sciacalli erano stati sguinzagliati ed il branco furioso non è più domabile. Nella serata il bestiario grillino si arricchisce con ultimi colpi di coda di singoli attivisti che non vogliono rinunciare all’aberrante pasto.

Un nuovo capitolo dell’inesauribile campionario del grottesco mondo grillino. Un grottesco dalle tinte sempre più nere che, dopo la rabbia, ci lascia un senso di tristezza e di pietà verso l’assenza di etica e di umanità che invade giovani attiviste ed attivisti. Tanto giovani quanto colpevoli di aver barattato il loro spirito critico per un sogno, diventato un incubo impregnato di rabbia, che nasce e muore nello spazio di una tastiera.

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