Condannato in Abruzzo un Consigliere Regionale del Movimento Cinque Stelle
Per i prossimi giorni non vedremo la classica frase del Movimento Cinque Stelle che chiede “Chi hanno condannato oggi?”. Questa volta, non la prima a dire il vero, la lunga mano della giustizia si è abbattuta sul partito di Grillo & Casaleggio.
È successo in Abruzzo dove il Consigliere Regionale Riccardo Mercante è stato condannato per attività finanziarie poco ortodosse a danno di un correntista della banca presso la quale lavora.
In Abruzzo, ovviamente, tutti i grillini sono oggi diventati iper garantisti ed abbondano i se i ma ed i però. In fondo il processo della loro osmosi con quella politica che tanto disprezzano e criticano può dirsi oramai completo.
A supporto di questa tesi basterebbe ricordare che il Consigliere Regionale Mercante è stato in precedenza anche consigliere provinciale del IDV. Insomma, almeno in Abruzzo, la favola che il Movimento Cinque Stelle recluterebbe solo cittadini politicamente illibati è diventata una barzelletta.
Un po’ come la loro integerrima onestà che, dopo il caso abruzzese e dopo i casi di Ostia, Quarto, Gela, e Livorno, rischia di diventare l’epic fail di un partito che ha da sempre basato il suo successo sulla gratificazione intestinale regalata dal sensazionalismo giustizialista di una eterna caccia alle streghe. L’inquisizione grillina rischia seriamente di scottarsi con il fuoco dei tanti roghi da loro accessi.
Nei pochi e sparuti meetup abruzzesi, l’incapacità di fare autocritica obbliga i grillini a nominare il Consiglio Regionale solo per lamentarsi della legalità istituzionale ripristinata a seguito dell’occupazione abusiva della Consigliera Marcozzi.
Per Grillo & Co. in Abruzzo butta veramente male, nonostante le autocertificazioni di onestà a fare i fuorilegge si rischia, prima o poi, di essere scoperti e rimanere scottati.
Nella terra di Ovidio le bugie, soprattutto quelle rozze, hanno le gambe davvero molto corte.