Defibrillatori, politica e barrette dimagranti

Defibrillatori non politicizzati
Defibrillatori non politicizzati

Cosa accomuna i defibrillatori politicizzati ed una barretta dimagrante?

Un gruppo appartenente ad un partito politico avrebbe voluto donare dei defibrillatori ad una scuola. Nulla di male, anzi. Il problema è che la “conditio sine qua non” era la presenza, nemmeno tanto discreta, su quei defibrillatori, del loro simbolo politico.

Un futuro marchiato

Pensate ad una scuola dove i vostri bambini siano costretti a stare tra banchi marchiati Forza Italia, sedie Lega Nord, lavagne Partito Democratico, porte Fratelli d’Italia e WC Movimento Cinque Stelle. Ora chiedetevi, sinceramente, se quella “conditio sine qua non” sia capace o meno di spogliare di ogni nobiltà quel gesto e degradarlo ad un mero spot pubblicitario.

L’opinione dei tifosi

I tifosi risponderebbero che, in fin dei conti, a guadagnarci sarebbero stati i bambini. Se un bambino ne avesse realmente bisogno poco importerebbe ai suoi genitori il “colore” del dispositivo. Stesso discorso vale per i “colori” delle sedie, dei banchi, etc. I tifosi confonderebbero dunque la politica, quella buona, con il marketing, quello cinico.

Meglio una barretta

In fondo sappiamo bene l’enorme capacità manipolatrice della pubblicità. In un paese dove, per esempio, il problema è il sovrappeso ti propone una barretta miracolosa dove l’unica fatica consiste nello scartarla, basta con il “vecchio” metodo spartano e faticoso di una dieta bilanciata e di una sana camminata giornaliera.

Meglio non pensare

Traslando il messaggio in un paese politicamente anoressico, la pubblicità ti direbbe di farla finita con la via utopica e faticosa di una politica fatta per il bene della collettività. Meglio un partito che appaghi celermente il tuo bisogno di essere rassicurato, coccolato e gratificato. Meglio delegare, meglio scartare la barretta piuttosto che una politica partecipata che preveda la fatica di reinventarsi una rivoluzione copernicana nella gestione delle cose pubbliche in modo da ridare dignità, ricchezza e futuro alla scuola, alla formazione, alla salute, alla cultura ed alla possibilità di tornare a fidarsi della nostra stessa capacità di fare la politica, quella buona.

Obesi con le barrette per dimagrire

La pubblicità, anche quella politica, ammalia i tifosi ed atrofizza i perché, è per questo che è incapace di fare rivoluzioni.

A furia di fidarsi del marketing efficiente ma cinico, arriverà il giorno in cui ci ritroveremo appagati ma obesi nonostante le innumerevoli barrette miracolose ingurgitate. Arriverà il giorno in cui chiederemo a chi è più fortunato di noi di “donarci” un defibrillatore. Arriverà un giorno che chiederemo alla politica di fare qualcosa avendo dimenticato che la politica è fatta da noi.

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