Il Grillo e(re)tico

Il Grillo e(re)tico
Il Grillo e(re)tico

Novità (pat)etica nel M5S, Grillo scopre l’art 27 della Costituzione e se ne assume la paternità

Beppe Grillo scrive il codice etico del M5S e lo spaccia per innovativo. Meglio tardi che mai, meglio scopiazzato che pagina bianca. Alla stregua del più banale ultimo della classe, Grillo si adegua e dona al suo partito un codice etico. Ovviamente la base, abituata all’esercizio continuo della gogna mediatica per una multa in divieto di sosta, storce il naso sentendosi privata del suo giocattolo preferito.

Parabole del nuovo millennio: il grillino smarrito

-Pronto…

-Pronto cittadino? Senti ma… hai letto sta cosa che Beppe Grillo ha ri-scritto il codice etico del movimento e che ora essere indagati non è altro che un fastidioso effetto collaterale dell’essere eletto? Praticamente diventiamo come gli altri? E le storie sul Pizza? E i post che dovevamo condividere de “L’indagato del giorno”? E mo che dobbiamo fare? So’ confuso…

– Tranquillo, in fondo Beppe Grillo ha chiesto a noi tutti di votare sul web l’accettazione delle modifiche al codice etico. Te pare niente? Che ti hanno fatto votare gli altri? Monti, Letta, Renzi, Gentiloni li hai votati?

– Hai ragione cittadino, non ci avevo pensato. In fondo noi restiamo sempre più uguali degli altri. Grazie cittadino, … … ehm … ti chiedo solo il favore di non parlare con nessuno dei nostri attivisti riguardo ai dubbi che ho avuto … in fondo, te lo giuro, sono più convinto di prima!

-Tranquillo, noi ci siamo sempre ed è nostro compito far ritrovare l’orientamento a chi si sente un tantino disorientato. La casta non farà altro che tentarci ma noi non dobbiamo mai perdere la fede. Ciao

-Ciao cittadino e … grazie!

Ma gli orfani restano orfani

Molti grillini sono figli della caccia alle streghe alimentata da Grillo con il suo “indagato del giorno” sul blog. Ora il movimento si ritroverà con tanti orfani. Sicuramente saranno consolati da Grillo … … con le buone (promozioni) o con le cattive (espulsioni).

Fuori dal movimento la promozione di una cultura garantista non è mai stata confusa con l’apologia del malaffare. Cosa che invece era ordinario nel Movimento Cinque Stelle di Grillo. Ecco cosa diceva Di Maio in tempi non sospetti: « È facendo i garantisti con i politici che abbiamo rovinato lo Stato Italiano. Altro che presunzione di innocenza. Io per questa gente vedo solo presunzione di indecenza».

La canzone di oggi è   Jeff Buckley – Hallelujah

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