Niente Olimpiadi a Roma, Grillo ha deciso

Rotti gli indugi, Grillo ha fatto annunciare dalla sua portavoce romana, Raggi, che Roma resterà senza Olimpiadi. Smentendo quello che aveva giurato Di Maio in piena campagna elettorale, la Raggi annuncia, tra nessuna sorpresa, la presa di posizione di Grillo e del suo partito: niente Olimpiadi a Roma.

La buca

L’annuncio arriva in conferenza stampa ed in streaming sul blog di Grillo dopo che, poco educatamente, la Raggi aveva “bucato” l’incontro con Malagò, presidente del CONI. La scortesia e la maleducazione della Raggi avevano fatto presagire il peggio, cosa che puntualmente si è avverata.

Olimpiadi ed ipocrisia

Durante la conferenza stampa Grillo… pardon la Raggi, ha annunciato la decisione di dire no alle “Olimpiadi del mattone” e della corruzione. In pratica il Movimento Cinque Stelle non si fida della maggior parte dei romani e li ritiene troppo facilmente corruttibili o quasi tutti abili corruttori. Eppure la maggioranza dei romani ha votato Raggi e Movimento Cinque Stelle, in pratica Grillo &Co si fidano pochissimo dei propri elettori, anzi hanno di questi una considerazione a dir poco pessima.

Costi e … costi

Con la sua scelta Grillo ha bruciato circa quattro milioni di euro e qualcosa come alcune migliaia di posti di lavoro. Inqualificabile il danno d’immagine per una capitale giudicata dai propri amministratori troppo corrotta per gestire qualsiasi flusso di denaro e di opportunità.

Da Augusto a Bloch

E pensare che il giorno della vittoria elettorale molti grillini avevano scomodato l’imperatore Augusto pensando a cosa dire alla fine del mandato della Raggi ed il motto più votato dal web era stato: “ Ho trovato una città di mattoni, ve la restituisco di marmo.”

Oggi, più realisticamente, viene in mente un meno elegiaco Assioma di Murphy: « Se ci sono due o più modi di fare una cosa, e uno di questi modi può condurre a una catastrofe, allora qualcuno la farà in quel modo. »