Castaldi Show

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Castaldi, da stupratore del congiuntivo a sciacallo delle macerie

Castaldi Gianluca, Senatore del Movimento Cinque Stelle, non resiste molto senza i riflettori dei media puntati contro. La sua smisurata mania di apparire cozza con l’anoressia dei contenuti da proporre per guadagnarsi il centro del palcoscenico. Il fortunato Senatore non si perde d’animo e, pur di rinverdire i fasti avuti con il suo famoso “Presidente se potrebbe…”, da stupratore del congiuntivo si ricicla come sciacallo delle macerie:

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non solo, qui invita a donare, senza causale, soldi a “Uno Vale Uno”, spacciando per umanitaria una donazione che, proprio perché senza causale, andrà dritta dritta a gonfiare i portafogli di qualche pezzo grosso del Movimento:

Gianluca Castaldi

Imbarazzo o difesa?

Come reagiscono gli attivisti del Movimento alle drammatiche digressioni etico-grammaticali del nostro Capitano di Ventura Castaldi? In pochi ne chiedono le pronte dimissioni:

“Basta Gianluca, dimettiti. Ora è troppo” – “Ci sono momenti dove il silenzio è d’obbligo, se non li riconosci vuol dire che puoi tornare a fare il nullafacente”

In molti difendono a spada tratta il Senatore del partito di Grillo:

“Bravo Gianluca (Castaldi), mandaci Renzi dentro una di quelle bare” – “E (rigorosamente senza accento) solo robaccia che scrivono quelli del PD” – “Vai avanti fratello, anno (rigorosamente senza h) solo paura di perdere la poltrona”

Ma perché Castaldi resta Senatore?

A seguito delle reazioni suscitate dall’inopportuno post del Senatore qualcuno ha suggerito a Castaldi di eliminare il post. Chi sarà stato?

Forse gli stacanovisti Gost Writers del Senatore – Gianlù, già ci facciamo il mazzo per tradurre i tuoi post dal castaldese all’italiano, ora no ci chiedere una pezza improbabile-

Oppure qualche membro del fantomatico staff – Castaldi, hai più insulti che voti, togli quel post e torna a fare pubblicità al giro in scooter di Di Maio e Di Battista.-

Di sicuro resta il fatto che dalle stanze dei bottoni non arriva nessuna richiesta di dimissioni, in fondo Castaldi è un perfetto yes man che farebbe arrossire perfino uno come Emilio Fede. Mai una polemica, mai un dissenso, mai un barlume di pensiero critico che abbia reclamato un minimo di agibilità. Insomma uno così te lo tieni stretto anzi, finché serve, stringi ancora di più il guinzaglio per paura che possa perdersi.

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